Manarola

La Storia

Il nome Manarola deriverebbe dal latino, confermando le radici romane di questo insediamento che aveva il suo centro nella vicina Volastra. Proprio da qui partirono i primi insediatori che nel Medioevo sottostarono al dominio dei marchesi di Carpena e successivamente al feudo dei Fieschi, ai quali il paese fu ceduto dal Vescovo di Luni, per poi diventare genovese nel XIII sec.

 

Da Vedere

La parrocchiale della Natività di Maria Vergine, custode di pregevoli opere d'arte, si distingue per la facciata in pietra arenaria. Il campanile è staccato dal corpo della chiesa perché rivestiva la funzione di torre di avvistamento. Lo "spiaggione", una lunga spiaggia attrezzata, l'ultima delle 5  Terre.

 

Cosa fare

Una piacevole passeggiata a Punta Bonfiglio, dove troverete un'area verde con una vista eccezionale sul paese. Ad un'ora dal centro vi è il Santuario della Salute, rifacimento gotico dell'originaria chiesa romanica, che conserva al suo interno un dipinto trecentesco della Vergine, festeggiata la prima domenica di agosto.

 

La Cucina

Nelle botteghe, sulla via principale, tra barche in secca, cercate i vini del luogo. "Costa de Campo" o "Costa de Posa" saranno perfetti per  accompagnare il pesce fresco cucinato alla griglia.

 

Curiosità

Dalla stazione il paese si raggiunge attraverso un vecchio tunnel ferroviario, salendo si arriva a Groppo, sede delle cooperative vinicole di tutte le  5 Terre. A poca distanza Volastra, famosa per i suoi uliveti abbarbicati nei punti più ripidi.

 

Come Arrivarci

Manarola si raggiunge a piedi da Riomaggiore attraverso la "Via dell'Amore". In auto verso Monterosso circa dieci minuti.

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